Piano Editoriale e Storytelling

PIANO EDITORIALE STRATEGICO

Spesso, durante le consulenze, mi viene fatta questa domanda “Non ho idee… cosa pubblico?”

Ed io, con il disappunto iniziale delle mie clienti, rispondo con un’altra domanda:
“Dipende, cosa vuoi ottenere?”

Il “problema”, è che non esiste una risposta valida per tutti… anzi, è una risposta che deve variare nel tempo, tenendo conto di diversi fattori.

Prima di tirare giù il tuo piano editoriale, fatti queste domande:

  • cosa voglio ottenere, quali sono i miei obiettivi?
  • quanto tempo ho a disposizione?

e ancora:

  • voglio vendere?
  • voglio crescere su Instagram?
  • voglio concentrare le mie energie su una nuova piattaforma?
  • voglio fidelizzare il mio pubblico?
  • voglio lanciare un nuovo prodotto o servizio?

Ricorda: non devi necessariamente seguire trend che ti snaturino, che abbiano come unico obiettivo le views e la viralità…

Proviamo un po’ a semplificare e generalizzare, così da fare una riflessione!

Partiamo esplicitando un concetto importante:
nel nostro profilo convivono contemporaneamente diversi tipi di follower, che interagiscono in modo diverso con noi ed i nostri contenuti.

Agevolo uno schema:

Se hai tempo e risorse, la cosa migliore è offrire un ventaglio di contenuti ricco e variegato, in modo tale che in un mese tutti i diversi tipi di follower siano piacevolmente intrattenuti, nutriti ed ingaggiati… ed aumentati anche di numero.

Però ecco… è assai raro avere tutto questo tempo a disposizione se decidiamo di autogestire i nostri social e parallelamente portare avanti il nostro lavoro.

Dobbiamo di conseguenza dosare le energie.

Vuoi Fidelizzare i tuoi follower? – STORIES quotidiane, mentre lavori, i dietro le quinte e qualche nozione di approfondimento
Vuoi vendere? – prima di un post di vendita, realizza diversi contenuti che affrontino da diverse angolazioni il problema che il tuo prodotto o servizio risolve
Vuoi crescere numericamente? – reel leggeri di pochi secondi
Vuoi aumentare il tuo valore percepito? – Newsletter 

Certo, si tratta di una sintesi alquanto superficiale e tagliata con la scure, ma che spero ti porti a riflettere sulle tue priorità e su come agire di conseguenza.

Diventa fondamentale non disperdere le energie per andare a colpire – come un cecchino – le persone che possono realmente diventare tuoi clienti…

30 IDEE DI POST PER OGNI SETTORE

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LO STORYTELLING

Cos’è lo storytelling e a cosa serve?
“Con storytelling aziendale si identifica quell’attività narrativa capace di coinvolgere i clienti potenziali e già acquisiti all’interno di un’esperienza, avvicinandoli al marchio”

In pratica: ti aiuta a rafforzare il tuo Brand, a vendere e fidelizzare.

4 accorgimenti da seguire:

• Conosci il pubblico a cui ti rivolgi.
• Seguire la regola delle 5 W (Chi? Che cosa? Quando? Dove? Perché?)
• Scegli i dettagli che valorizzino la tua storia
• Pianifica la storia (da dove vuoi partire e dove vuoi arrivare)

3 TECNICHE di storytelling:

PETALO

Racconta di più persone (tuoi clienti target) e dei loro bisogni e desideri comuni.

  • Tizia è freelance,
  • Caio ha un negozio,
  • Taldetali vuole lasciare il suo lavoro per fare l’artigiana …

Tutti e tre hanno lo stesso problema: come promuoversi online? Come attrarre nuovi clienti?

A questo punto spiega come il tuo prodotto o servizio sia quello giusto per tutti loro.

FALSA PARTENZA

Inizia raccontando di un momento particolarmente duro come un licenziamento, una battuta d’arresto, la cui conclusione è prevedibile e fallimentare…
poi sviluppa la storia nella direzione opposta:
Non aveva venduto neanche un prodotto in un anno, le spese si moltiplicavano… voleva arrendersi. Ma ha scelto di darsi una nuova opportunità e di investire meglio nel suo progetto.

A questo punto spiega come il tuo prodotto o servizio sia quello giusto per tutte le persone che si sentono come la protagonista della storia.

IDEE CONVERGENTI

Parla dei bisogni diversi del tuo target (o meglio, dei TUOI target).

Alcune persone che potrebbero essere tue clienti hanno un problema, alcune altre dei desideri…
il tuo servizio o prodotto può soddisfare entrambe le categorie?

Illustra la TUA soluzione comune a problematiche diverse: puoi proporre la rateizzazione, la spedizione, l’erogazione del servizio in presenza o online…

PLUS
Se hai l’opportunità di dare voce a tuoi clienti REALI, facendo spiegare direttamente a loro i risultati e vantaggi ottenuti, darai ancora più concretezza e valore alla tua proposta.

Racconta anche del tuo lato più personale, emotivo:

Qui trovi il post di un mio cliente su Facebook.
Come puoi vedere è un post “personale”, molto semplice… ma che ha generato molto engagement: 490 like e 288 commenti.

Questo tipo di post ti permette di far sentire il tuo pubblico partecipe e più vicino… ti aiuta a rafforzare la tua community, e spesso, ad alzare l’engagement!

SEMPLIFICARE IL PIANO EDITORIALE

Se hai difficoltà con i vari post ed il piano editoriale, ho la soluzione che potrebbe semplificarti questa incombenza.

Di solito consiglio di individuare un tema per ogni settimana, tenendo presente eventuali giornate mondiali o eventi in agenda.

Partendo da questo macrotema, spezzettare nell’arco della settimana i vari approfondimenti:

  • sondaggi e quiz per mettere alla prova i tuoi follower,
  • falsi miti da sfatare,
  • soluzioni al problema,
  • eventuali casi studio,
  • com’è cambiato l’approccio a tale argomento nel tempo,
  • aspetti da considerare…

Nel tempo ho visto che ragionare per macrotema aiuta a semplificare il processo di creazione contenuti e a renderlo più automatico e spontaneo… fammi sapere se proverai questa strategia!

PIANO EDITORIALE STORIES

Sono lo strumento perfetto per entrare in confidenza con i tuoi follower, per rafforzare il tuo personal brand ed il legame con loro e per mostrare il tuo lato più umano.

Hanno due caratteristiche principali, che a mio avviso, rendono le stories il canale più interessante (e redditizio) su cui lavorare:

  • durano 24 h,
  • gli utenti si aspettano dei contenuti meno “aesthetic” e più quotidiani, meno impostati e più spontanei,
  • non è necessario perdere troppo tempo nell’editing,
  • entra in gioco la FOMO (fear of missing out)…
  • gli utenti hanno una maggiore sensazione di vicinanza,
  • diventi parte della loro quotidianità,
  • entra in gioco il principio psicologico di mera esposizione,
  • grazie agli sticker puoi interagire con loro a stretto raggio,
  • le interazioni ed i messaggi da parte degli utenti sono più semplici ed immediate…

Inoltre, sono proprio in cima!
Appena accedi nell’App di Instagram le trovi lì… con quell’accattivante cerchietto rosa.

Le stories vengono viste soprattutto da persone che ti conoscono già e che sono tuoi follower:
un pubblico mediamente caldo o tiepido (vedi schema più in alto).

Insisto molto sulle Stories, perchè sono lo strumento che – più di tutti – danno al tuo pubblico la percezione che tu sia presente in modo costante.

A Settembre 2022 un cliente mi disse “ma tu sei sempre presente… non sono sicuro di riuscire a farcela
In realtà l’ultimo post che ho pubblicato risale a metà Luglio. Mi vedi presente per via delle stories...”

Poca fatica, massima resa!

Contenuti da pubblicare:
40% personali, valoriali – racconta di te, cosa fai e perchè, quale mission muove il tuo business
40% informativi o di intrattenimento – secondo quello che è il tema principale del tuo profilo
20% vendita o recensioni/testimonianze

La cosa bella delle stories è che, potendo “spezzettare” i contenuti in diversi periodi della giornata, puoi dire TANTO, prenderti il tempo di approfondire e di non essere superficiale senza appesantire i tuoi follower.

A volte ci carichiamo di troppe aspettative, abbiamo quest’ansia di creare SOLO CONTENUTI DI QUALITÀ, che tutto quello che facciamo non sia mai abbastanza.

Per carità, io per prima sono caduta in questa “trappola mentale”, poi mi sono chiesta:
Quali sono i creator che seguo più volentieri? Cosa propongono? Cosa fanno?
Quali sono i contenuti che mi piacciono di più?

Dopo questa riflessione, ho ritrovato la leggerezza e la spontaneità che si ben si sposa allo strumento Stories.

Si potrebbe parlare anche delle strategie di Personal Branding, dei meccanismi psicologici per legare con la community ecc ecc… ma è molto ampio come discorso (ne avevo scritto qui).

Il punto è che SI VENDE anche senza mostrare costantemente i nostri prodotti o servizi.

COMMUNITY

Rafforzare il legame con il tuo pubblico è importante per avere un profilo Instagram in salute, per rafforzare il tuo Brand e perchè fidelizzare un follower (o un cliente che hai già) è molto più economico di trovarne uno nuovo!

Per questo ho creato un Videocorso dedicato interamente alla Community – con un capitolo esclusivo sulla creazione di contenuti per tale scopo. 

Gli argomenti del Videocorso:

  • come creare una community,
  • il percorso del follower,
  • contenuti per rafforzare la community.

Durata totale del videocorso: 30 minuti.

Qualche idea di stories per non perdere il legame con la community – ed il suo affetto:
  • La tua quotidianità,
  • Foto mentre lavori o ti stai preparando,
  • pausa caffè o tisana della sera- mostra cosa fai per riposarti e prenderti un momento per te,
  • Novità di settore – condividi post di profili autorevoli,
  • Foto mentre studi o leggi un libro,
  • La tua colazione con scritte la “to do list” di oggi,
  • I tuoi animali domestici,
  • La tua postazione di lavoro,
  • Chiedi ai tuoi clienti se puoi fare loro una foto e taggarli o se puoi mostrare qualcosina del lavoro che stai facendo per loro,

Sono piccole idee che puoi applicare al tuo settore… sono sicura che se ci pensi bene, ti verranno in mente tante altre occasioni da instagrammare per mantenere vivo il legame con la community!

Nota Bene: non può essere una strategia per il lungo periodo, si rischierebbe di cadere nell’eccessiva autoreferenzialità e di non dare nessun reale motivo per cui seguirti… ma nei momenti di maggiore stress o quando hai poco tempo, può aiutarti a restare nel cuore dei tuoi follower.

PIANO EDITORIALE INSTAGRAM

Cosa pubblicare tra: post, reel e live.

Diverse tipologie di contenuto per diversi tipi di follower: caldi, tiepidi, freddi.
Maggiore è il coinvolgimento del follower e maggiore potrà essere l’impegno che richiedi per fruire di un contenuto.

Per questo i Reel sono perfetti per attirare nuovi follower ed attivare un pubblico freddo: perchè sono brevi, immediati e propongono una soluzione immediata al loro problema.

Inserisci una frase o una parola GANCIO nei primi 3 secondi del reel
Usa le transizioni per mantenere alta l’attenzione
I balletti non sono obbligatori, l’importante è non snaturarsi.

Qualche idea che puoi replicare:

  • Prima e dopo, 3 consigli per ….,
  • 5 strumenti che ….,
  • X errori più grandi che …,
  • tutorial,
  • ispirazione.

Inoltre puoi sfruttare la funzione “usa modello” – soprattutto se vendi prodotti o hai un hotel/ristorante, così da non doverti preoccupare neanche del montaggio.

Lo confesso, sono una grande fan dei Post Carosello: ti danno 10 slide di spazio per argomentare e spiegare, e mantengono l’utente più a lungo sui tuoi contenuti.
Da usare per dei post in cui spieghi un argomento specifico, per risolvere un problema del tuo pubblico, per mostrare diverse opzioni dei tuoi prodotti, per fare storytelling (si scorre la gallery come si sfoglia un libro).

I Post Singoli, invece, li userei per condividere una tua riflessione o un racconto più emotivo emozionale.

Le Live possono essere sia condivise con altri profili o singole: crea una scaletta per non restare senza parole ed avere più sicurezza, fai delle domande al pubblico via via che parli di un determinato argomento.

Puoi anche mettere in agenda l’appuntamento fisso per delle live di domande e risposte coi tuoi follower, oppure accordarti con altri creators e affrontare un tema specifico da due diverse prospettive (es: “educare con il gioco”: live tra negozio articoli infanzia ed educatrice. Oppure il ben rodato binomio psicolog* e nutrizionista per parlare di DCA.)

PIANO EDITORIALE FACEBOOK

Non so perchè, ma Facebook viene spesso schifato e denigrato.

Certo, non è abitato da gente particolarmente sveglia e simpatica… però al tempo stesso offre molte possibilità da non sottovalutare.

Oltre ad essere utilizzato come motore di ricerca (per questo ti consiglio di ottimizzare bene il profilo), ha delle funzionalità che Instagram non ha:
link cliccabile all’interno della didascalia del post – per portare traffico direttamente sul tuo sito
CTA whatsapp o telefona ora – quando pubblichi un post puoi inserire direttamente un pulsante per aumentare le chiamate o i messaggi direttamente sul tuo telefono.

Facebook ti da la possibilità inoltre, di creare contenuti diversi: reel, post con foto singola, post video (sono diversi dai reel), post gallery con più di 10 slide, post con link diretto.

Ti consiglio di fare delle prove e vedere quale tipo di contenuto funziona meglio per la tua pagina.

Ad esempio io ho notato che i post che vanno meglio su Facebook sono quelli che pubblico su LinkedIn (riflessioni sul mondo del lavoro, sulla crescita professionale o su casi di attualità)… mentre su altri profili i post che vanno bene su Instagram vanno bene anche su Facebook.

Idee di post e stories per rafforzare il tuo Brand – che possono andare bene anche per LinkedIn:

  • novità di settore (far vedere che sei sul pezzo)
  • il tuo percorso formativo, cosa stai facendo per migliorarti sempre di più,
  • casi studio e recensioni,
  • collaborazioni che ti portano lustro,
  • riflessioni ed aneddoti sul mondo del lavoro – meglio se legate ad una tua esperienza diretta
  • partecipazioni ad eventi di settore (soprattutto se sei relatore/relatrice),
  • i tuoi VALORI personali, e come li declini nel tuo modo di lavorare.

PIANO EDITORIALE LINKEDIN

  • Condividi riflessioni sul mondo del lavoro o casi studio – in estate puoi anche pubblicare un post a settimana,
  • Sfrutta momenti personali per riportare il discorso al tuo approccio al lavoro o come metafora sulla professionalità,
  • Se non hai modo di condividere post, commenta e partecipa a conversazioni su altri post – fai rete in modo etico e non spammoso.

Non pubblicare il fine settimana o dopo l’orario di lavoro!

NON RESTARE SENZA CONTENUTI

  • Fai un giro su Google Trends,
  • Pinterest è una risorsa per prendere ispirazione estetica (ispirazione eh, non copia!),
  • Ridurre il numero di contenuti ad una quantità che riesci a gestire senza sentirti in affanno,
  • Trasforma i direct e i dubbi che ricevi dai tuoi clienti/follower ed usali per creare un contenuto utile,
  • Sfrutta (con parsimonia e coerenza) giornate mondiali, real time marketing e fatti di attualità,
  • Rivedi, rimaneggia un vecchio post e adattalo al presente,
  • Fai più stories spontanee, easy e leggere,
  • Quando sei in vacanza, sfrutta quello che ti accade o quello che vedi, per fare una riflessione sul tuo settore professionale
  • Rileggi questo articolo “Come, Quanto e Quando programmare i post”

AVERE POCO TEMPO

Non sentirti in colpa se ci sono giornate fiacche… anche gli sportivi professionisti non hanno lo stesso rendimento ogni giorno, non siamo automi (parole non mie, ma del mio terapeuta… perchè anche a me capita di sentirmi in colpa o di non fare ABBASTANZA).

Lo so, a volte si ha la tentazione di tirare i remi in barca: stare sui social è difficile, stancante, richiede tempo ed energie (e poi c’è chi dice che non è un lavoro vero).

A volte ci sovraccarichiamo di cose da fare, come se la nostra professionalità si misurasse in lunghissimi elenchi spuntati, forse è meglio fare meno e meglio.

Capire qual è il massimo che possiamo pretendere da noi stessi a seconda del periodo, non è solo un utile atto di pianificazione ma di vera e propria sopravvivenza.

Voglio comunicarmi, ma non voglio neanche impazzire nel fare troppi contenuti.

Non è giusto dimenticarsi di tutti gli altri aspetti importantissimi della nostra vita professionale (e personale) a favore della creazione di contenuti.

Possiamo fare meno, ma con strategia e consapevolezza… e quindi meglio!

Quando ho molto lavoro “dietro e quinte” o per i percorsi in Affiancamento, preferisco pubblicare qualcosa nelle stories…

Certo, non mi aspetto un ritorno stellare, in termini di nuovi follower o interazioni.
Non è per questo che lo faccio.

Piuttosto agisco su due diversi fronti:

  • mera esposizione,
  • autorevolezza e principio di riprova sociale.

Si tratta di un lavoro sulla PERCEZIONE del tuo Valore, della tua Forza.
Valore che, Ça va sans dire, deve corrispondere alla tua reale professionalità ed offerta.

L’IMPORTANZA DELL’ORGANIZZAZIONE

C’è stato un periodo in cui, l’ansia da Social Media Manager in estate non mi permetteva di godermi le (meritate) ferie.
E sì, lo confesso, ho portato con me il computer in vacanza – la prima vacanza che ho fatto con mio marito, quando eravamo freschi fidanzatini.

Era il lontano 2018, avevo aperto la P.Iva da pochi mesi e ci eravamo concessi una fuga di 5 giorni tra la Puglia e Matera..
Ma mi sono rilassata fino ad un certo punto: sentivo tutto il peso della responsabilità sulle spalle e – soprattutto – non avevo un metodo.

La verità è che ho arrancato durante tutto il primo anno di Partita Iva, ero così immersa nel lavoro per le pagine dei miei clienti, che occuparmi di me e della MIA comunicazione era fuori discussione.

I clienti c’erano, le entrate pure, il passaparola positivo anche… il problema vero era uno solo: la disorganizzazione.

Nel corso degli anni mi sono fatta furba ed ho iniziato ad implementare strumenti e strategie di creazione contenuti che mi hanno alleggerito notevolmente il lavoro.

In questo articolo ti ho descritto quello che ho imparato negli ultimi 5 anni da Freelance, per trovare un equilibrio tra creazione contenuti, lavoro e vita privata!

Com’è il tuo rapporto con il Piano Editoriale e la Creazione Contenuti? Quali sono le tue difficoltà?

Per qualsiasi dubbio, puoi contattarmi in direct su Instagram, o fissare una call gratuita.

Un saluto, Giulia.

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