Creare contenuti efficaci è un’arte e una scienza che richiede una comprensione profonda del comportamento umano e dei meccanismi psicologici che influenzano le decisioni.
Tra questi meccanismi, i bias cognitivi giocano un ruolo fondamentale. In questo articolo, esploreremo come utilizzare i bias cognitivi nella creazione di contenuti per catturare l’attenzione, coinvolgere il pubblico e promuovere l’azione.
COSA SONO I BIAS COGNITIVI?
Amos Tversky e Daniel Kahneman, i padri fondatori della psicologia cognitiva, ne hanno dato questa definizione: “A cognitive bias is people’s systematic but purportedly flawed patterns of responses to judgment and decision problems”.
I bias cognitivi sono scorciatoie mentali che il nostro cervello utilizza per elaborare le informazioni in modo più efficiente. Questi pregiudizi possono influenzare il nostro giudizio e il nostro comportamento in modi spesso inconsci. Sebbene possano portare a errori di giudizio, i bias cognitivi possono essere sfruttati strategicamente nel marketing e nella creazione di contenuti.
Questo articolo potrebbe esserti utile per approfondire:
CREAZIONE CONTENUTI E BIAS
Il nostro cervello è in grado di elaborare miliardi di dati in pochi secondi e, per poterlo fare, fa affidamento su “scorciatoie mentali”. Queste “scorciatoie”, chiamate “bias cognitivi”, sono strumenti che ci aiutano a processare e dare un senso a tutte le informazioni che abbiamo a disposizione. Soprattutto quando si tratta di prendere decisioni, è impossibile prendere in considerazione tutte le informazioni e i dati esistenti. Per questo, i bias cercano di farci prendere la giusta decisione aiutandoci ad elaborare le informazioni di cui siamo a conoscenza.
Questi strumenti possono essere sfruttati a nostro vantaggio in molte situazioni. In questo articolo vediamo come possono aiutarci quando dobbiamo creare e condurre presentazioni interagendo con un pubblico.
Nella creazione di contenuti, riconoscere e utilizzare i bias cognitivi può migliorare l’efficacia del messaggio e l’engagement del pubblico.
MARKETING e PERSUASIONE
- il marketing,
- marketing mix,
- communication mix,
- il valore,
- le emozioni,
- persuasione,
- professionalità,
- prendere clienti.
Troverai inoltre due guide in formato PDF da scaricare: “Checklist professionalità” e “un lancio in 5 step”.
I BIAS
1. Bias di Conferma (Confirmation Bias)
Il bias di conferma ci porta a cercare e dare peso alle informazioni che confermano le nostre convinzioni preesistenti. Per sfruttare questo bias, è utile creare contenuti che risuonino con le convinzioni e i valori del tuo pubblico target. Ad esempio, se il tuo pubblico è appassionato di sostenibilità, condividere storie di successo di aziende green o suggerimenti eco-friendly li coinvolgerà maggiormente.
2. Effetto Framing (Framing Effect)
Il modo in cui un’informazione è presentata può influenzare significativamente come viene percepita. Utilizzare un framing positivo o negativo può cambiare la risposta del pubblico. Ad esempio, presentare un prodotto come “95% di successo” è spesso più efficace di “5% di fallimento”. Scegli il framing che meglio risuona con il messaggio che vuoi trasmettere.
3. Principio di Scarsità (Scarcity Principle)
Il principio di scarsità si basa sull’idea che le risorse limitate sono più desiderabili. Creare un senso di urgenza e scarsità nei tuoi contenuti può aumentare il desiderio e la motivazione all’azione. Promozioni a tempo limitato, stock limitati o accesso esclusivo sono tattiche comuni che sfruttano questo bias.
4. Effetto Ancoraggio (Anchoring Effect)
L’effetto ancoraggio si verifica quando ci affidiamo troppo alla prima informazione ricevuta (l’ancora) per prendere decisioni successive. Nell’ambito della creazione di contenuti, puoi utilizzare ancore per stabilire aspettative o confronti favorevoli. Ad esempio, mostrare un prezzo originario più alto accanto a un prezzo scontato rende lo sconto più attraente.
5. Bias di Reciprocità (Reciprocity Bias)
Il bias di reciprocità si basa sul principio che le persone tendono a restituire favori. Offrire qualcosa di valore gratuitamente, come un ebook, un webinar o una consulenza, può incentivare il pubblico a contraccambiare con un acquisto o un’azione desiderata.
6. Bias di Autorità (Authority Bias)
Le persone tendono a seguire i consigli di esperti o figure autorevoli. Collaborare con influencer o esperti nel tuo settore, citare fonti autorevoli o mostrare testimonianze di figure rispettate può aumentare la credibilità e l’efficacia dei tuoi contenuti.
I NUDGE
I “nudge” (in italiano “spinta gentile”) sono interventi di politica pubblica o di comportamento progettati per influenzare le decisioni degli individui in modo non coercitivo, sfruttando le loro tendenze psicologiche ed euristiche.
Questo concetto, reso popolare dagli economisti Richard Thaler e Cass Sunstein nel loro libro “Nudge: Improving Decisions About Health, Wealth, and Happiness“, si basa sull’idea che piccole modifiche nell’ambiente decisionale possono portare a cambiamenti significativi nel comportamento.
Questa semplice modifica aumenta significativamente il tasso di adesione ad un comportamento positivo.
I nudge sono utilizzati in vari campi, dalla salute pubblica alla finanza personale, per promuovere scelte che migliorano il benessere individuale e collettivo senza limitare la libertà di scelta.
COME APPLICARE I BIAS ALLA COMUNICAZIONE
Applicare i bias cognitivi alla comunicazione è una strategia efficace per influenzare le decisioni e i comportamenti del pubblico. I bias cognitivi sono tendenze sistematiche nel pensiero che possono portare a deviazioni dalla logica o dalla razionalità.
Quando utilizzati consapevolmente, questi bias possono potenziare l’impatto dei messaggi e delle campagne di comunicazione. Di seguito sono riportati alcuni esempi pratici di come applicare specifici bias cognitivi in diversi contesti comunicativi, come le campagne sui social media, l’email marketing e la scrittura di blog e articoli.
Queste tecniche possono migliorare l’efficacia della comunicazione, rendendo i messaggi più persuasivi e memorabili per il pubblico di riferimento.
• Campagne Social Media:
Utilizza il bias di scarsità e reciprocità nelle tue campagne sui social media. Offri contenuti esclusivi per i tuoi follower o sconti speciali per un periodo limitato.
• Email Marketing:
Sfrutta l’effetto ancoraggio nei tuoi messaggi di email marketing. Mostra il prezzo originale accanto a quello scontato e includi testimonianze di esperti per aumentare l’autorità.
• Blog e Articoli:
Applica il bias di conferma scrivendo articoli che riflettano le convinzioni del tuo pubblico. Utilizza il framing positivo per presentare notizie e storie di successo che risuonino emotivamente.
PADRONEGGIARE IL PREGIUDIZIO
Ho realizzato una Guida, totalmente gratuita su Bias e Pregiudizi – commentando questo post riceverai immediatamente la guida in PDF da scaricare:
CONCLUSIONE
Comprendere e utilizzare i bias cognitivi nella creazione di contenuti può trasformare la tua strategia di marketing, rendendola più efficace e mirata. Questi strumenti psicologici ti permettono di connetterti più profondamente con il tuo pubblico, influenzando il loro comportamento in modo positivo e consapevole. Ricorda, però, di utilizzare queste tattiche eticamente, rispettando sempre la fiducia e l’intelligenza del tuo pubblico.
Per approfondire ti consiglio questo libro di Francesca Vecchioni. Pur essendo un libro molto interessante e ricco di nozioni, è ben scritto e risulta leggero e poco impegnativo. Gli esempi concreti aiutano a fissare concetti ostici e destinati altrimenti solo ad addetti ai lavori.
Per consigli e strategie personalizzate non esitare a contattarmi tramite mail o a prenotare una call conoscitiva (QUI). Sono qui per aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi.
Un saluto, Giulia